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Continuamente Danza. L'infinito in corpo

Nuria Sala - Michela Bianchi

 

Illustrazioni: immagini realizzate da Francesco Santosuosso e dagli Allievi dell'Istituto Europeo di Design di Milano

Forse sarà mia la sacra missione di guidare i primi passi della danzatrice del futuro; di sorvegliare giorno per giorno il progresso dei suoi movimenti finché diventeranno divini, rispecchiando in sé le onde, i venti, i movimenti delle cose che crescono e infine il pensiero dell’uomo nel suo rapporto con l’universo.
Isadora Duncan


La danza è una delle arti più antiche, un atto di creazione, una forma dell’esistenza e anche una forma di pensiero che si incarna nel corpo.
Ed è proprio sulla danza come “scrittura del corpo” che questo libro si sofferma e indaga, attraverso un percorso originale che nasce dal rapporto diretto con chi la danza la pratica e la elabora, e porta il lettore a stretto contatto con il gesto e il movimento.
In questo senso il progetto grafico è stato pensato per rendere la poetica e l’intelligenza del gesto, la tensione del corpo in movimento e la sua capacità di dilatare lo spazio e oltrepassarlo. Ciò grazie alle suggestive immagini dell’artista Francesco Santosuosso e alle illustrazioni degli allievi dell’Istituto Europeo di Design di Milano che hanno lavorato, a partire dai testi, sotto la sua direzione.
Questo libro si interroga su cosa sia oggi la danza per noi e cosa possa offrirci oggi quest’arte: lo fa ricordando a grandi pennellate le tappe della sua storia, in un continuo rincorrersi tra passato e presente; e sostando su quella rivoluzione novecentesca che ha portato in occidente una profonda riflessione sulla corporeità, sulla centralità della danza e sul recupero della suo aspetto sacrale. Dedica molto spazio alle tante forme di ricerca nella contemporaneità, anche dialogando con importanti critiche, ricercatrici e docenti italiane, come Eugenia Casini Ropa, Elisa Guzzo Vaccarino e Marinella Guatterini.
Il libro ha voluto dare finalmente la parola a chi danza: Nuria Sala, danzatrice, coreografa e docente di danza indiana Bharatanatyam, racconta e si racconta, partendo dalla sua esperienza e ispirando il lavoro di illustrazione degli allievi dello IED. I testi di Michela Bianchi, ideatrice e curatrice, tengono il filo di una narrazione capace di mostrare le diverse dimensioni della danza e di indicare la sua verticalità